Cosa sono i Ponti Termici?

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Si definiscono ponti termici le zone dell’involucro esterno il cui coefficiente k è molto inferiore al k delle zone circostanti (dove per k si intende il grado di temperatura). Ponti termici tipici – se non isolati a regola d’arte e/o termicamente separati – sono ad es:
– Imposta della copertura
– Basamento
– Nicchie dei termosifoni
– Stipiti delle finestre (e degli abbaini)
– Spigoli dell’edificio (i freddo “aggredisce” da due lati)
– Cemento non coibentato (pilastri, colonne, ecc.)
– Errori esecutivi(interruzioni dello strato isolante, ecc.)
– Aggetti dei balconi
– Cassette degli avvolgibili
– Tracce per gli impianti

Il problema principale dei ponti termici non è soltanto la dispersione energetica (che in casi estremi può arrivare al 12%), quanto piuttosto la formazione di condensa e di muffe, la creazione di zone dal clima sgradevoleper la presenza di correnti fredde dovute all’abbassamento della temperatura superficiale.
I ponti termici andrebbero quindi evitati , soprattutto nelle zone vicine ai termosifoni, alle superfici e ai tubi del riscaldamento.
I ponti termici si possono individuare con un’analisi dell’edificio, con misurazioni della temperatura delle superfici o con la termografia. Per la
termografia, si fotografa l’edificio all’interno e all’esterno con una macchina fotografica a raggi infrarossi. Di solito si fa con temperatura esterna invernale e buone condizioni meteorologiche. Le differenze di temperatura causate dai ponti termici (di solito anche le porte e le finestre) sono evidenziate nella fotografia comezone colorate dal verde al rosso.